Tutti dovrebbero avere un amico catanese. Ci sono parecchi vantaggi: sono bei ragazzi, simpatici, gentili, premurosi, sopportano le tue paturnie e  dialogano parlanda sala can la A. Solitamente hanno anche una madre bravissima a cucinare che ti accoglie a suon di caponate, parmigiana e torta di pistacchi. Pistacchi veri, quelli di Bronte.

Sì, tutti dovrebbero avere almeno un amico catanese. Io, per fortuna, ce l’ho. E la cosa bella è che, anche se mi definisce fastidiosa come un ragazzino di 13 anni, mi permette di copiare le ricette del nonno pasticciere e mi foraggia con ottime materie prime. I pistacchi, appunto.
E’ tutto più facile dopo la prima fetta. Così penso mentre le dita scorrono dal bianco, al giallo al verde. Verso i pistacchi nel frullatore e lo accendo a velocità massima.  Fa un rumore infernale, l’ideale per un dolce risveglio. Sarà contento il mio vicino. Sbuffo ancora una volta mentre comincio a montare le uova con lo zucchero. Ma perché non compro un frustino elettrico? Ah, sì. Vivo in un bucolocale. Farina, olio, latte e finalmente la farina di pistacchio. Aggiungo il lievito poi apro il frigo e una tavoletta di cioccolato fondente mi guarda. L’osservo. Mi volto. Osservo l’impasto ed è un attimo. Il frullatore riprende a macinare, una pioggia di fondente si riversa nella teglia.  Non avrei dovuto metterlo, ma il cioccolato va bene sempre. E’ di conforto. Il forno è già caldo, sistemo il timer e aspetto, lasciandomi avvolgere dall’odore. Cosa c’è di più bello che accoccolarsi vicino al forno e respirare? Appoggio le mani sulle ginocchia, chiudo gli occhi. Alla fine sembra che io sia ancora qui. Con me. La torta è cresciuta, io ancora no. Non mi va di farlo, è dura.  Parole o fissità?  Me lo domando e mi rispondo che tutto sarà più facile dopo la prima fetta. Il forno si spegne. E con lui tutti gli elettrodomestici. E’ saltato il salvavita. Anche io salto in piedi. Lo riattivo. Scatta ogni volta che accendo il forno. La torta è ancora lì dentro, quasi cotta. Doveva essere il dolce per il compleanno di una mia amica. Certo, si può comprare qualcosa di già fatto, ma non avrà lo stesso effetto.
E fissità sia.

Da cucinare per ritrovare le parole e te stessa:

Ferma

Ingredienti: 100 gr di cioccolato fondente, 350 gr di zucchero, 150 gr di pistacchi frullati, un bicchiere di latte, un bicchiere di olio di semi, una scorza di limone grattuggiata, una bustina di lievito, aroma di vaniglia, 200 gr di farina 00, 4 uova.