Capita anche a me di ricevere complimenti meravigliosi e inaspettati.
Quando meno me l’aspetto e, soprattutto, quando non ascolto.
Mi piace fare lunghe passeggiate, musica nelle orecchie (passare da Bjork a Glenn Gould e cambiare ancora fino a Carmen Consoli) e Milano sotto i piedi. Cosa c’è di meglio? Farlo quando i negozi sono chiusi. Milano è più bella quando è finito il tempo degli acquisti.
Mi fermo vicino ad un negozio di animali, ci sono dei cagnolini. In tre dormono l’uno sull’altro, uno, il pelosetto bianco e marrone, invece, dorme discosto, solo. Una voce filtra tra i silenzi di autunno dolciastro: “Compralo il cane, se lo guardi di certo lo vuoi. Devi comprarlo”.
Mirabile esempio di direct marketing? Eppure il negozio è chiuso. E poi è grigio, questo penso osservandolo. E’ completamente grigio, si porta le mani vicino alla testa e piega il busto verso di me, quasi volesse dare più enfasi alle parole che non ascolto.
“Comprare…cani…” Comincia a gesticolare. Io invece sono immobile, le mani in tasca, la borsa a tracolla. La musica continua ad andare finché nuovamente viene interrotta.
“Ho conosciuto tante ragazze…italiane…sì, proprio come te, alte come te, dolci come te. Sono uscito con tante ragazze esattamente come te”. Alzo le spalle.
“Sì, proprio come te…belle come te, anzi, anche più belle di te”. Le sopracciglia seguono l’esempio delle spalle, le labbra si schiudono e non mi resta che guardarlo ammirata. La tentazione di togliere le cuffie e di ascoltarlo meglio c’è tutta.
E non mi delude. Lesto mi rassicura: “Ma se adesso sono qui è perché voglio parlare con te”. Annuisco, ormai sono contentissima e mi ritengo anche molto fortunata.
“…forse ho bevuto qualche birra di troppo…ma tu stai guardando i cuccioli, vuol dire che sei dolce…vieni, andiamo a bere qualcosa insieme”.
Non posso crederci, è un genio.
Mi sembra di vivere in un film, dei fratelli Coen però.
Continua a parlare, è ancora lì, di fronte a me, e sembra volere una risposta.
Ma io sto ancora rimettendo la nostra ultima cena romantica.
Me ne vado, poi mi volto ad ammirarlo ancora.
Si gira pure lui.
“Ma nemmeno un caffè?”
Sorrido. Capita anche a me di ricevere complimenti meravigliosi e inaspettati da uomini pieni di charme. Ma non oggi.
Ricetta consigliata per affinare l’arte della seduzione e sentirsi charmant:
Plumcake alla cannella: brunita sensualità
1 aprile 2011 at 14:32
sì, però potevi dargli almeno duemila lire…
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2 aprile 2011 at 00:17
p’ accattars u glt
Avrei potuto, come mai non mi è venuto in mente? Con l’età sono diventata più buona. Forse.
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2 aprile 2011 at 18:40
e comunque comprare un cane e’ un gesto molto egoista … credo
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3 aprile 2011 at 10:52
Se lo devi comprare, o prendere dal canile, per poi farlo stare in casa tutto il giorno da solo, sì, lo è.
Di mio, poi, non terrei nessun animale in casa. I cani men che mai. Hanno bisogno di spazi, di giardini.
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3 aprile 2011 at 17:48
prenditi una scimmia…
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5 aprile 2011 at 00:23
di solito la vado a trovare nel weekend, ma se vuoi me la prendo
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12 aprile 2011 at 20:49
l’uomo delle frasi fatte doveva incontrarti 10 anni fa…allo sporting club…vedi come rimbalzava. w i cani e nn solo….
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13 aprile 2011 at 00:05
Allo sporting? E allora sono più di dieci anni. Il tempo passa e dai 18 ne son passati più di dieci.
Maledetto “3” avanti!
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